Il 14 giugno dell’Associazione ‘Amici’… fra storie e premi ai donatori più assidui

Sono tante e variegate le storie delle persone che decidono di iniziare a donare il sangue.  L’Associazione “Amici del Policlinico Donatori di Sangue” ha chiesto ai suoi donatori di raccontare le loro…
C’è il diciottenne che ha deciso di festeggiare il compleanno donando il sangue.
Ci sono donatori che si sono avvicinati alla donazione perché hanno toccato con mano quanto sia importante la disponibilità del sangue al momento del bisogno. “Quando mia mamma ha partorito mio fratello, ha avuto una forte emorragia. Ogni volta penso: E se la persona che ha salvato mia mamma non avesse donato il sangue?”. O ancora: “Il mio papà è morto per i traumi subiti in un incidente stradale. Mi piace pensare che il mio sangue possa permettere a chi lo riceve di tornare a casa ad abbracciare i suoi cari... e a me sembra ogni volta di abbracciare il mio papà”.
Per alcuni la donazione di sangue è ‘un affare di famiglia’: hanno iniziato a donare per seguire l’esempio di genitori, fratelli o altri parenti “mio fratello ha fatto di tutto per convincermi”. E quando è toccato loro diventare genitori hanno fatto lo stesso con i loro figli.
Per altri è stata una vera e propria sfida: “Come faccio io a donare se anche solo l’idea di avere un ago in un braccio mi terrorizza?” E dopo essere riusciti a vincere questa sfida sono diventati promotori attivi della donazione “Se posso farlo io, può farlo chiunque!”. Ma la donazione di sangue può essere anche una compensazione per una “vita di eccessi e di egoismo”, un modo per iniziare a rendersi utili per qualcun altro. In ogni caso il gesto di donare è fonte di gratificazione e dà una sensazione inspiegabile di grande soddisfazione e benessere psicofisico.
Tanti ragazzi sono diventati donatori grazie a un incontro di sensibilizzazione organizzato dalla scuola. E, una volta diplomati, hanno continuato a farlo, ogni 3 mesi, perché “ormai è diventata l’unica occasione per rivedersi con gli amici con cui si donava ai tempi delle superiori”.
C’è anche chi ammette candidamente di aver iniziato a donare senza alcuno spirito etico o di condivisione ma solo per ottenere, ad esempio, 5 giorni di licenza dal servizio militare e poter così tornare a casa dai propri cari. “Ma appena arrivato al Centro Trasfusionale ho iniziato a respirare un’aria diversa, inebriante, un senso di libertà difficile da spiegare…”.
Quale che sia la motivazione, quel che è certo è che poi, una volta arrivati al Centro Trasfusionale, ci si sente accolti, e per tanti “è stato amore a prima vista, che è durato una vita”.
E quale giorno migliore se non proprio la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue per conoscere meglio le storie che si nascondono dietro le sacche di sangue, tanto preziose ma anonime e uguali tra loro una volta raccolte?

La Giornata Mondiale del Donatore
Ogni anno, il 14 giugno, si celebra la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per ricordare al mondo che senza il gesto dei donatori la Medicina si fermerebbe. I trapianti d’organo, gli interventi chirurgici maggiori ma anche le terapie mediche più avanzate non sarebbero possibili senza la donazione di sangue. Per dirla con Bob Krieger, grande e rimpianto amico dell’Associazione, “NO BLOOD, NO LIFE” perché, anche se non tutti lo sanno (come continuava a ripetere Bob Krieger!), il sangue non può essere prodotto in laboratorio ma solo l’uomo lo può donare. Non dobbiamo dimenticare MAI che una società che non supporta il dono e l’aiuto per coloro che hanno bisogno non riuscirà a dare servizi utili (ivi compresa l’assistenza sanitaria), efficaci e amichevoli e quindi rimarrà mutilata e imperfetta.
Quest’anno a causa della pandemia l’Associazione Amici dovrà limitare la celebrazione della Giornata Mondiale del Donatore, che avverrà nel pieno rispetto delle regole anti-Covid.
Alla presenza di un pubblico ristretto verranno premiati i donatori che hanno raggiunto nel 2020 il ragguardevole traguardo di 100 donazioni (70 per le donatrici!), mentre due giornalisti nostri donatori presenteranno le Storie migliori scelte fra quelle pervenute entro il 31 maggio nell’ambito dell’iniziativa “In ogni donatore c’è una storia. Raccontaci la tua”.
Con l’occasione verrà presentata l’attività dell’Associazione nell’anno passato, con particolare risalto al programma del ‘libretto personale della salute’ del donatore.

Qualche numero…
In Italia
, secondo I dati comunicati dal Centro Nazionale Sangue, i donatori di sangue nel 2020 sono stati 1.626.506, in calo del 3,4% rispetto al 2019; 355.174 i nuovi donatori, che vanno a rimpiazzare coloro che, per raggiunti limiti d’età, problemi di salute ecc., cessano di donare.
I donatori più giovani rappresentano circa il 12%. La percentuale della popolazione che dona il sangue rappresenta circa il 2,7% della popolazione.
Le unità raccolte sono state 2.409.822, in leggero calo rispetto al 2019.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’Associazione “Amici del Policlinico”, al 31 dicembre 2020, poteva contare su ben 24.602 donatori attivi, di cui 14.996 maschi e 9.606 femmine. Di questi, 19.137 hanno donato almeno una volta nel 2020. I giovani donatori (fino a 25 anni) sono stati 4159, ossia il 17%, dato che si conferma superiore alla media nazionale nella stessa fascia d’età (12,6%). L’andamento delle donazioni negli ultimi 10 anni è rappresentato nella figura 1. La figura 2 presenta il confronto fra 2019, 2020 e 2021 e documenta il buon andamento delle donazioni anche nell’anno difficile della pandemia. Buon andamento che continua anche oggi.
Dalle oltre 30.000 donazioni, effettuate nel 2020, sono stati preparati più di 90.000 emocomponenti, trasfusi in Policlinico e in altri importanti ospedali cittadini. In particolare, le unità trasfuse in Policlinico, e nel Centro Covid della Fiera che da questo dipende, sono state 21.763. Altre 8.519 unità sono state assegnate e trasfuse all’Ospedale G. Pini, Istituto Monzino e Istituto Oncologico Europeo, tutti serviti dal Centro Trasfusionale del Policlinico grazie all’Associazione “Amici”, unitamente ad altri istituti che richiedono saltuariamente sangue al servizio trasfusionale del Policlinico.
Sono stati però I donatori nuovi la sorpresa di un 2020 segnato pesantemente dal Covid: con un incremento di 2914 donazioni abbiamo superato il dato del 2019 (2.892). L’apporto di nuovi donatori è stato particolarmente significativo nei mesi di marzo e aprile, a testimoniare la risposta solidale di molti cittadini nei mesi più critici della pandemia. L’adesione da parte di nuovi donatori continua nel corrente anno. Quello che ci conforta è toccare con mano come a reclutare nuovi donatori siano spesso i donatori periodici dell’Associazione, i quali hanno ben compreso quanto la donazione di sangue sia essenziale per il progresso della medicina, per il benessere di moltissime persone e quindi, in ultima analisi, per il bene di noi tutti.

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