Impegno, dedizione e sensibilità: l'identikit dei volontari collaboratori

Il Policlinico di Milano, storico e prestigioso Ospedale dedito alla cura e alla ricerca scientifica, per quasi mezzo secolo ha potuto contare sulla generosità e sul senso civico dei donatori di sangue dell'Associazione "Amici del Policlinico Donatori di Sangue" istituita dal professor Girolamo Sirchia nel 1974. In poco tempo, grazie al carisma e all'impegno del professore e dei suoi stretti collaboratori, il numero iniziale dei donatori iscritti all'Associazione crebbe al punto da rendersi necessaria un’importante struttura organizzativa che vedeva coinvolto il personale del Centro Trasfusionale, dell'Associazione e in particolare un gruppo di volontari collaboratori.
È nel 1976 che nasce ufficialmente il primo gruppo di volontari, uomini e donne pensionati e non, dedicati inizialmente alla convocazione telefonica dei donatori. Segue nel 1979 la costituzione di un ulteriore gruppo di volontari dedicati all'accoglienza e al sostegno dei donatori durante la loro permanenza al Centro Trasfusionale. Questo importante sodalizio negli anni non è mai venuto meno, rappresentando un vero punto di forza e di crescita per l'Associazione. Dal 1976 ad oggi sono stati tanti i volontari collaboratori che si sono avvicendati con passione, serietà e dedizione; e sotto l'esperta guida dei vari responsabili si sono sempre più integrati ricoprendo ruoli di supporto strategico in molteplici attività: accoglienza e assistenza dei donatori durante l'attesa e il prelievo, convocazione telefonica e caricamento dati, reclutamento di nuovi donatori presso scuole e comunità, call center, organizzazione di tutte le varie iniziative istituzionali.
L'attività di convocazione telefonica è stata ed è assai importante. Centinaia di telefonate effettuate giornalmente costituiscono un "sollecito" alla donazione indispensabile per ricordare a molti donatori la necessità del loro gesto, e l’occasione  per rispondere a richieste e quesiti di varia natura, come: i criteri di idoneità alla donazione, test ematochimici eseguiti, durata della donazione e tempi di attesa; nel recente periodo pandemico da Covid19 si sono aggiunti i numerosi quesiti riguardanti le misure di sicurezza e l'uso del green pass.
I volontari collaboratori deputati all'accoglienza nel periodo della pandemia oltre la normale attività hanno contribuito largamente alla sicurezza della donazione impegnandosi a verificare il rispetto delle norme anti-Covid19, come distanziamento, uso corretto della mascherina, da parte dei donatori presenti.
Le Regioni del nord Italia e soprattutto la Lombardia sono da sempre state terreno fertile del volontariato e anche la nostra Associazione ha sempre potuto godere di questo prezioso supporto. La voglia di donare con generosità parte del loro tempo per il bene dei malati ha contagiato centinaia di persone che si sono avvicendate in tutti questi anni, anche nei tempi bui del terrorismo in sanità di cui era stato vittima anche Luigi Marangoni, direttore sanitario del nostro Ospedale, e che hanno lasciato un ricordo indelebile.
Con il passare degli anni i nostri volontari collaboratori hanno seguito il corso evolutivo dei tempi adattandosi all'uso delle più moderne tecnologie ma conservando lo stesso spirito e la medesima motivazione: essere utili al prossimo più bisognoso.
Allo stato attuale sono in attività circa 80 volontari collaboratori che si alternano durante la settimana dal lunedì al sabato, garantendo così la loro costante presenza, come ieri anche oggi, con lo stesso generoso impegno.
Nel 2014 nasce in seno all'Associazione la sua più importante sezione esterna voluta dai coniugi Tessa e Filippo Acuna, la Filippino Blood Donors of Milan (FBDM) che si propone di diffondere la cultura della donazione del sangue nella numerosa comunità filippina in Milano e provincia. Tessa Acuna e alcuni componenti dello stesso direttivo FBDM sono impegnati come volontari collaboratori, non facendo mai mancare la loro preziosa presenza nell'accoglienza e nella gestione dei donatori in ogni momento dell’anno.
Il mio personale auspicio è che l'Associazione, che da poco ha compiuto il suo 48esimo anno, continui la sua fantastica storia portando avanti negli anni futuri la cultura della donazione del sangue come "Dono per la Vita" e che i volontari collaboratori continuino a rappresentare un importante punto di forza e di crescita per l’Associazione, ruolo che hanno avuto sin dalle origini.

 


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