L’autunno e il cambio delle prenotazioni
La stagione estiva oramai ampiamente conclusa ha permesso un rimodellamento degli orari di prenotazione ed accettazione dei donatori presso il Centro Trasfusionale.
Grazie alle temperature più basse la donazione in tarda mattinata non presenta più i problemi legati al gran caldo dei mesi estivi. Per questo motivo l’agenda delle prenotazioni è stata rivista e i posti a disposizione dei donatori sono stati ridistribuiti su un arco temporale più lungo, riducendo la concentrazione delle venute nelle prime ore della mattina: se nel mese di luglio circa il 70% dei donatori della giornata veniva accettato entro le ore 11, a novembre questa percentuale è scesa sotto il 50%.
Una distribuzione degli accessi lungo tutto il periodo di apertura del Centro ha consentito di ridurre le attese e contemporaneamente ha migliorato la gestione degli spazi; in particolare ha agevolato il rispetto delle norme di sicurezza dettate dall’emergenza pandemica.
Purtroppo, tutte le misure anti-Covid adottate, in particolare la sanificazione degli ambienti e la pulizia dei lettini dopo ogni salasso, misure necessarie per la salvaguardia dei nostri donatori, hanno fatto sì che il percorso della donazione subisse giocoforza un rallentamento rispetto agli anni precedenti.
La permanenza al Centro Trasfusionale per la donazione si aggira attualmente intorno alle due ore, pur con oscillazioni anche rilevanti che dipendono dalla fascia oraria, dal giorno prescelto, dal rispetto dell’orario di prenotazione, da assenze non programmate del personale, ecc.
La redistribuzione delle fasce orarie di accettazione ha comunque permesso di mantenere sotto controllo e di uniformare le tempistiche lungo tutto l’arco della giornata. Attualmente il tempo richiesto per arrivare sul lettino della donazione oscilla in media tra gli 60 e i 80 minuti, mentre nei mesi estivi occorrevano mediamente 90/110 minuti (VEDI GRAFICO).
A questo proposito vale anche la pena ricordare che a partire dalla metà del mese di ottobre è stato introdotto il controllo delle certificazioni verdi per l’accesso a ristoranti, bar, locali ristoro considerati punti a maggior rischio in quanto le persone sono meno protette dalle mascherine, e anche il nostro Centro ha dovuto adeguarsi a quanto previsto dalla normativa vigente allestendo un ulteriore controllo.
Ci rendiamo conto che tutto ciò porta a un allungamento dei tempi e a un impegno più gravoso per tutti ma, come dimostrano le numerose testimonianze raccolte in tutti questi anni, siamo convinti che per i donatori la donazione, oltre ad essere un atto medico, è soprattutto un gesto d’amore nei confronti dei molti pazienti che possono essere salvati e curati all’interno di un grande e prestigioso Ospedale quale è il Policlinico di Milano.
Ma non solo loro, dato che il Centro Trasfusionale assicura una terapia trasfusionale adeguata e di qualità anche a tutti i pazienti ricoverati in una decina di ospedali e case di cura milanesi, come previsto dal piano regionale sangue di Regione Lombardia.
Per questo motivo la collaborazione di tutti, donatori, personale ospedaliero e associativo, è quanto mai fondamentale per mantenere attiva questa relazione virtuosa dove il dono di sangue dei donatori diventa dono di salute e vita per molta parte della collettività.