Luigi Marangoni: per non dimenticare
Il 17 febbraio 1981 il dottor Luigi Marangoni cadeva vittima della ferocia delle Brigate Rosse. A 40 anni di distanza più che mai vivo il ricordo dell’amico professor Girolamo Sirchia
Spesso ci troviamo a rimpiangere i tempi passati, cioè ad appartenere alla categoria di quelli che dicono “Si stava meglio quando si stava peggio” (i famosi Laudatores temporis acti del poeta Orazio).
Il 17 febbraio 1981 alle 8 del mattino il giovane Direttore Sanitario del Policlinico, dottor Luigi Marangoni, mentre usciva di casa per recarsi al lavoro venne assassinato con un colpo di pistola alla testa dalle cosiddette Brigate Rosse. La sua unica colpa era quella di aver segnalato che alcuni di questi signori presenti in Policlinico si comportavano da criminali contro i colleghi e i malati.
Riandando a quei tempi con la memoria, non credo che abbiamo nulla da rimpiangere, ma anzi rivalutiamo la relativa tranquillità di oggi, pur con le preoccupazioni dell’epidemia di COVID-19 in corso e le relative difficoltà economiche.
Non abbiamo dimenticato Luigi Marangoni e il suo sacrificio causato dalla correttezza e dall’umiltà di un giovane che ha fatto il suo dovere nell’interesse della collettività e dei malati.
A Luigi Marangoni è stato intestato il Padiglione che oggi occupiamo e questo ci ricorda il suo sacrificio ogni giorno che lo frequentiamo.
Non dobbiamo dimenticare a quale punto di ferocia possono arrivare alcune persone imbevute di malsane ideologie. Ci dobbiamo in fondo rallegrare di vivere oggi anziché in quei lontani e oscuri periodi che certo non dobbiamo rimpiangere.
Anche il Policlinico ricorda Luigi Marangoni e lo commemora con il ritratto iconico del collettivo degli artisti Orticanoodles https://www.facebook.com/PoliclinicoMilanoOfficial/