FAQ

 

1.2 DIVENTA DONATORE DEL POLICLINICO FAQ grande

Per donare il sangue devi godere di un buono stato di salute, avere un’età compresa tra i 18 e 60 anni (fino ai 70 anni a giudizio del medico e solo se sei un donatore noto) e pesare almeno 50 kg.

No, purtroppo dopo i 60 anni non è possibile iniziare a donare il sangue.
Dopo tale età, infatti, il rischio di patologie o complicazioni legate alla donazione è maggiore, soprattutto per chi non ha mai donato prima. Le linee guida del Ministero della Salute e il Decreto 2 novembre 2015 prevedono che la prima donazione possa avvenire solo fino ai 60 anni, mentre chi è già donatore può continuare, se in buona salute e con il consenso del medico del Centro Trasfusionale, anche fino a 70 anni.

NO, non è necessario essere a digiuno per donare il sangue; anzi, è consigliato fare una leggera colazione, la mattina della donazione, ricca di liquidi e povera di grassi.

✅ Colazione consigliata
  • Bevande: spremuta, tè o caffè (con poco zucchero)
  • Alimenti: fette biscottate, marmellata o miele, cracker o pane integrale
  • In alternativa, una colazione salata leggera: ad esempio pane con una piccola porzione di formaggio o 50 gr di bresaola
❌ Evita
  • Latte e latticini
  • Brioches e dolci grassi
  • Cereali zuccherati o alimenti troppo elaborati

Consulta anche l'infografica con i consigli alimentari

Per donare in sicurezza e nelle migliori condizioni, il giorno prima della donazione è importante:  
       
  • Bere molti liquidi, preferibilmente acqua (evita le bevande alcoliche)
  • Fare pasti regolari e leggeri, evitando cibi troppo grassi o pesanti
  • Riposare bene la notte precedente, per arrivare in buone condizioni fisiche
  • Evitare attività fisica intensa nelle ore che precedono la donazione
Per ulteriori dettagli consulta anche l'infografica Consigli per una buona donazione

Il sangue donato viene sottoposto a controlli e separato in emocomponenti (globuli rossi, piastrine, plasma), così che possa essere utilizzato in modo mirato per le necessità terapeutiche dei pazienti. Può essere trasfuso a pazienti con tumori, leucemie, malattie croniche e genetiche (come la talassemia), a politraumatizzati e a chi necessita di interventi chirurgici o trapianti. Inoltre, viene utilizzato per la ricerca medica e nella sintesi di farmaci, come il siero collirio e il gel piastrinico.

Durante una donazione, vengono raccolti 450 mL di sangue intero, che contiene globuli rossi (per il trasporto di ossigeno ai tessuti), globuli bianchi (che combattono le infezioni), piastrine e plasma (che favoriscono la coagulazione). Questo quantitativo è stato considerato il più adeguato per tutelare la salute del donatore e a per soddisfare le esigenze legate alla trasfusione di sangue.

La legge italiana stabilisce che, tra una donazione di sangue e quella successiva, debba intercorrere un lasso di tempo minimo di 90 giorni (3 mesi).

Le donne in età fertile possono donare 2 volte all’anno, mentre gli uomini e le donne in menopausa possono farlo fino a 4 volte all’anno.

Il prelievo di sangue da donazione viene eseguito utilizzando aghi indolori, che minimizzano al massimo il fastidio. La paura dell’ago, che tiene lontane molte persone dalla donazione, si può superare attraverso semplici tecniche di rilassamento.

Ad ogni donazione di sangue, vengono effettuati controlli standard di esami ematochimici, che includono: emocromo, esami sierologici e molecolari per epatite B, epatite C, HIV, sifilide, ALT.
Inoltre, a cadenza annuale, verranno eseguiti anche: colesterolo totale, colesterolo HDL e LDL, trigliceridi, glicemia, creatinina, ferritina, AST, gGT, proteine totali.

Se il medico del Centro Trasfusionale dovesse ritenere necessario effettuare esami aggiuntivi, questi verranno eseguiti.
Se il medico curante proponesse di effettuare indagini extra, queste non dovranno sovrapporsi a quelle già previste nel pannello degli esami, e il medico del Centro Trasfusionale valuterà la loro appropriatezza (in questo caso, è previsto il pagamento del ticket).
Le prescrizioni di specialisti in libera professione non sono accettate; dovrai rivolgerti al medico di medicina generale per eventuali ulteriori esami.

Se sei vegetariano o vegano, puoi tranquillamente donare il tuo sangue. L'importante è seguire una dieta ben bilanciata, che ti permetta di assumere la giusta quantità di ferro.

Sì, ma è importante informare il medico del Centro prima della donazione. Alcuni medicinali sono compatibili (ad esempio la pillola anticoncezionale), mentre altri possono richiedere un periodo di sospensione dalla donazione.
Il medico valuterà la tua situazione e ti indicherà se puoi donare in sicurezza.

No, donare il sangue non è pericoloso per la tua salute, anche perché esistono precise disposizioni di legge a tutela del donatore che regolano la quantità di sangue che può essere donata ogni 90 giorni. Viene prelevato circa il 10% del sangue presente nel corpo umano. È fondamentale, però, seguire una corretta idratazione e un’alimentazione ricca di ferro e di minerali per aiutare il corpo a rigenerarsi.

Si, non ci sono contrindicazioni particolari. Per motovi di sicurezza e per compensare le naturali perdite di ferro legate al ciclo mestruale, le donne in età fertile possono donare al massimo 2 volte all'anno. Gli uomini e le donne in menopausa possono donare fino a 4 volte all'anno, con un intervallo minimo di 90 giorni tra una donazione e l'altra.

Non ci sono controindicazioni alla donazione di sangue se sei celiaco, purché tu segua una dieta rigorosamente senza glutine, che aiuti a gestire i sintomi legati all’intolleranza e a garantire una donazione sicura.

In caso di puntura di zecca, la sospensione dalla donazione è di 1 mese, a condizione che non si presentino sintomi e che eventuali esami ematochimici (se eseguiti) risultino nella norma. In presenza di sintomi o alterazioni, sarà il medico a valutare i tempi di ripresa.

In generale la maggior parte delle persone si sente bene dopo la donazione e può riprendere la propria attività lavorativa.
Se preferisci riposarti, la legge tutela i donatori: secondo la Legge 219/2005, art. 8, “I donatori di sangue ed emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione conservando la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa”.

Per usufruirne, ti basterà richiedere al medico il foglio di giustifica da presentare al tuo datore di lavoro.