Ferragosto di emergenze: tre trasfusioni in utero in un solo giorno
Il 15 agosto, giorno di Ferragosto, il nostro Ospedale si è trovato a gestire una situazione insolita: tre donne sottoposte a trasfusione in utero nell’arco di poche ore. È la prima volta che un caso del genere si presenta tre volte in un solo giorno.
La trasfusione in utero è una procedura complessa che si esegue quasi sempre in condizioni di emergenza per salvare la vita del feto. In questi casi il bambino viene trasfuso con sangue 0 negativo, l’unico utilizzabile quando non è possibile conoscere i suoi antigeni. Parallelamente, viene effettuato un test sul sangue materno, perché il rischio maggiore è che la madre sviluppi anticorpi e li trasferisca al feto, aggravando la situazione.
Per questo motivo è fondamentale “preservare” la madre, utilizzando sangue 0 negativo e tipizzando accuratamente i globuli rossi. Inoltre, il sangue impiegato deve avere caratteristiche precise: deve essere fresco, con meno di cinque giorni dal prelievo, e lavorato in laboratorio fino a raggiungere un ematocrito dell’80% (si elimina la parte liquida, chiamata surnatante, per portare l’ematocrito, cioè la densità di globuli rossi, all’80%).
Nel dettaglio:
- una paziente era già ricoverata alla Mangiagalli del Policlinico di Milano, con il feto in sofferenza
- altre due pazienti, di cui una con una gravidanza gemellare, provenienti da altre città
In tutti e tre i casi si trattava di anemie fetali, probabilmente provocate da infezione da parvovirus.
Grazie alla collaborazione tra i nostri professionisti e al contributo fondamentale dei donatori di sangue, il nostro Ospedale, polo di eccellenza nella medicina trasfusionale, riesce a gestire anche le emergenze più delicate.
Ogni donazione fa la differenza: grazie a chi già dona e invitiamo chi può a unirsi a questo gesto, capace di salvare vite.