Il Filo Rosso (mostra fotografica)
Il Filo Rosso nasce dal desiderio degli Amici Donatori di Sangue di offrire, negli spazi del Centro Trasfusionale, un percorso visivo, elaborato dall'artista Pietro Cardoso, che accompagni i donatori durante la loro visita e offra nuovi stimoli e occasioni di scoperta artistica.
Ogni ambiente interpreta il suo ruolo funzionale attraverso un linguaggio visivo dedicato, in dialogo con la storia della medicina e della medicina trasfusionale in particolare, che attraversa i miti e le credenze attorno al tema “sangue”, sottolineandone la complessità.
La serie fotografica allestita all’accettazione donatori, rende omaggio agli strumenti sanitari raccolti e conservati presso l’Archivio storico del Policlinico di Milano: una rara collezione con oltre 2.000 pezzi provenienti da donazioni di medici (e/o loro familiari) che hanno prestato servizio nel nostro Ospedale. Pietro Cardoso li ritrae con un approccio tassonomico ma leggero che strizza l’occhio alla Pop Art.
In attesa della visita medica le immagini si ispirano alle Wunderkammer (diffuse tra il XVI e il XVIII secolo), quei “gabinetti delle meraviglie” in cui uomini di scienza e grandi principi raccoglievano oggetti come chimere impagliate, automi, animali deformi o creature ignote per motivi di studio o per suscitare stupore e curiosità nei propri ospiti.
Ne “Il Filo Rosso”, l’immaginario della Wunderkammer è stato l’ispirazione per una narrazione, per immagini, libera e non cronologica, sulle origini e lo sviluppo delle pratiche di trasfusione e del salasso del sangue nel corso dei millenni. Entrando ci si ritrova spaesati, circondati da un mosaico di miti e scoperte, fantasie, superstizioni, leggende, fedi religiose e dottrine mediche. Man mano che ci si sofferma sulle singole illustrazioni, lo spaesamento lascia spazio alla meraviglia e al desiderio di conoscenza e approfondimento storico, scientifico, popolare.
Infine, in attesa della donazione, l’artista ci propone quattro ingrandimenti, al microscopio elettronico, di tessuti ricchi di vasi sanguigni dell’intestino umano. Le immagini, catturate a scopo medico scientifico, rivelano un’inaspettata bellezza estetica. La struttura delle cellule stimola la fantasia e richiama un paesaggio surreale fatto di creste montane o lussureggianti prati fioriti, coralli marini e topografia lunare. Un invito a perdersi, prima di entrare in sala donazione, nell’armonia e nell’eleganza delle architetture biologiche del nostro corpo, umano.