Prevenzione cardiovascolare: perché c’entra il colesterolo? e come possiamo tenerlo sotto controllo?
Ogni giorno è il momento perfetto per pensare al nostro benessere e la parola chiave è una sola: PREVENZIONE!
A questo proposito, con Barbara Nardi, cardiologa e Direttrice Sanitaria degli Amici Donatori di Sangue - Policlinico di Milano, abbiamo esplorato il ruolo dei fattori che possono mettere a rischio la nostra salute cardiovascolare e parlato di come tutelarci dalle loro conseguenze adottando uno stile di vita sano.
Barbara, in quale modo il “rapporto” tra colesterolo cattivo (LDL) e colesterolo buono (HDL) influisce sulla salute cardiovascolare?
Innanzitutto non si tratta di un vero e proprio rapporto, ma è più una formula che coinvolge anche altri grassi, come i trigliceridi. In questa formula è importante calcolare il colesterolo LDL, che nelle analisi troveremo come colesterolo NON HDL (la differenza tra colesterolo totale e HDL). È sul valore di LDL che andiamo a calcolare il profilo di rischio della persona, quindi la possibilità che possano insorgere malattie come infarto o ictus.
Il colesterolo HDL invece, sebbene venga valutato anch’esso nelle analisi, non è rischioso per la nostra salute in quanto viene trasportato al fegato per essere poi eliminato dall’organismo.
Abbiamo appurato che il colesterolo LDL rappresenta una minaccia per la nostra salute; ma se il suo valore si riduce, quali sono i benefici che ne traiamo?
Quando si riducono i valori di colesterolo LDL, diminuisce il rischio di avere eventi acuti, come per esempio l’infarto, ma soprattutto si migliora la qualità della vita nel lungo periodo. Ricordiamoci infatti che il colesterolo cattivo non viene smaltito dal fegato ma, spostandosi verso i tessuti periferici, può andare a formare degli aggregati, le placche, a livello delle arterie. Esistono dei modi per abbassare i livelli di LDL nel sangue o perlomeno per tenerli sotto controllo. Innanzitutto il segreto risiede nel mantenere un buono stile di vita: dieta equilibrata, attività fisica costante, interruzione di cattive abitudini come il fumo. Laddove non fosse sufficiente mantenere uno stile di vita sano, perchè magari esiste una predisposizione genetica della persona, allora si può intervenire farmacologicamente. Si inizia quindi una terapia il cui scopo è proprio quello di ridurre la produzione del colesterolo cattivo da parte dell’organismo. Il primo passo fondamentale però resta il consiglio di modificare il nostro stile di vita, aderendo a uno più sano!
A questo proposito, quali consigli di stile di vita si sentirebbe di dare ai nostri donatori per mantenere un cuore sano e valori di colesterolo sotto controllo?
Mantenere un cuore sano è fondamentale per garantire una buona qualità di vita e prevenire malattie cardiovascolari. I nostri donatori possono adottare alcune semplici ma efficaci abitudini.
1. Seguire una dieta equilibrata e ricca di nutrienti
- Preferire alimenti come frutta, verdura, legumi, cereali integrali e frutta secca.
- Ridurre il consumo di grassi saturi presenti in cibi fritti, snack confezionati, burro e carni grasse.
2. Mantenere uno stile di vita attivo
L’attività fisica regolare, come camminare a passo sostenuto, nuotare o andare in bicicletta, è essenziale per rafforzare il cuore, migliorare la circolazione sanguigna e abbassare i livelli di LDL e trigliceridi. L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, consiglia per gli adulti (18-65 anni) 75-150 min/settimana di attività fisica aerobica.
3. Non fumare
Il fumo è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare, poiché favorisce l’adesione del colesterolo LDL alle pareti vascolari e quindi la formazione delle placche.
4. Monitorare il peso corporeo
Il sovrappeso e l’obesità possono essere correlati a un aumento del colesterolo LDL, dei trigliceridi e mentre sono strettamente correlati con la pressione arteriosa. Cerca di mantenere un peso salutare attraverso una combinazione di dieta bilanciata e attività fisica.
5. Controllare regolarmente la pressione arteriosa
La pressione alta aumenta il rischio di infarto e ictus. Misurala regolarmente e consulta un medico se i valori superano i limiti raccomandati (i valori pressori di normalità sono inferiori a 120/80 mmHg).
6. Fare prevenzione con regolarità
Donare il sangue al Policlinico offre un’occasione per monitorare il proprio stato di salute attraverso analisi periodiche.
Possiamo dunque dire che donare il sangue al Policlinico è un valore aggiunto per la tutela della nostra salute?
Donare il sangue è già di per sé importante, non solo perché si tutelano le persone più fragili, ma perché si ha la possibilità di monitorare nel tempo il proprio stato di salute. Possiamo dire che al Policlinico si offre un “servizio” in più ai nostri donatori. Qui ci sono veri e propri programmi di prevenzione cardiovascolare:
- educazione alla salute, che può avvenire in sede di visita medica pre donazione oppure attraverso la divulgazione scientifica;
- ambulatori specialistici dedicati, tra cui quello cardiologico ed epatologico (l’accesso avviene attraverso l’indicazione del medico della Medicina Trasfusionale). Ogni donatore, in questo modo, ha la sua cartella clinica che viene aggiornata ad ogni donazione. Questo permette di avere un profilo clinico strumentale personalizzato. Così facendo, prima che possano sorgere delle problematiche importanti, si è in grado di intervenire sulla singola persona in maniera mirata e tempestiva.
Seguendo queste indicazioni e mantenendo uno stile di vita sano, non solo sarà possibile tenere sotto controllo il colesterolo e altri fattori di rischio, ma si contribuirà a preservare la salute cardiovascolare a lungo termine e la qualità della vita.
Prevenzione è la parola chiave: piccoli cambiamenti quotidiani possono portare a grandi risultati per il tuo cuore!