Donare il sangue è prevenire: un gesto che tutela la salute di tutti

Donare il sangue è un atto di generosità che salva vite. Ma c’è un altro aspetto che rende questo gesto ancora più prezioso: la prevenzione sanitaria.
La prevenzione sanitaria è uno degli strumenti più efficaci per garantire benessere e qualità della vita.
Significa prendersi cura di noi, della nostra salute, con la possibilità di intercettare malattie in fase iniziale, evitare complicanze gravi, ridurre i costi per il sistema sanitario e vivere più a lungo.
In questo contesto, donare il sangue ha un doppio valore: ogni volta che doniamo il sangue, accediamo a una serie di controlli gratuiti e regolari che ci permettono di tenere sotto controllo la nostra salute. Prima di ogni donazione, infatti, siamo sottoposti alla misurazione dei livelli di emoglobina, seguita da una visita medica ed esami del sangue che monitorano parametri fondamentali come glicemia, colesterolo ed eventuali infezioni virali (HIV, epatite B e C, sifilide).
Questi sono solo i controlli necessari per valutare l’idoneità alla donazione.
Ma al Centro Trasfusionale del Policlinico, insieme agli Amici Donatori di Sangue, la prevenzione non si ferma qui: da anni è infatti attivo un ambulatorio cardiologico dedicato esclusivamente ai donatori (l’accesso avviene attraverso l’indicazione del medico del Centro Trasfusionale), gestito a tempo pieno dalla dottoressa Barbara Nardi.
Questo servizio non solo ci tutela nel corso della nostra vita da donatori di sangue, ma è un vero presidio di salute, con obiettivi chiari e concreti:
- Diagnosi e cura delle patologie cardiovascolari.
- Valutazione dell’idoneità alla donazione in presenza di patologie attuali o pregresse.
- Calcolo del profilo di rischio cardiovascolare secondo le linee guida europee (SCORE2).
- Definizione di percorsi per la riduzione del rischio, in collaborazione con l’ambulatorio delle malattie metaboliche del Centro Trasfusionale.
- Ottimizzazione delle terapie farmacologiche.
- Programmazione di approfondimenti diagnostici in caso di sospetta cardiopatia.
Ciò che rende davvero speciale questo servizio per noi donatori è il risultato concreto che ha generato: dal 2021 al 2024, l’ambulatorio cardiologico ha permesso di mantenere in attività ben il 97,5% dei donatori che vi si sono rivolti, evitando l’esclusione dalla donazione per motivi clinici e aiutando le persone a curarsi meglio.
Questo si è tradotto in circa 3.900 donatori mantenuti attivi, che corrispondono ogni anno a circa 5.000 unità di sangue donato. Un numero che rappresenta oltre il 16% delle 31.000 sacche raccolte nel 2024: un risultato straordinario, frutto di un lavoro continuo, preventivo e fondamentale.
È la dimostrazione concreta che donare sangue è un gesto ad alto impatto sociale da più punti di vista: contribuisce al benessere collettivo, rafforza la rete di cura sul territorio e, al tempo stesso, offre al donatore un’occasione concreta di prendersi cura della propria salute. È un patto di responsabilità reciproca, dove chi dona diventa protagonista attivo della salute di tutti, compresa la propria.